EVERY WOMAN (2021)
La creazione di figure e corpi femminili, escludendone sempre il volto, è un processo di sintesi di vari equilibri.
La mia ricerca artistica per la serie Every Woman nasce da una spontanea armonizzazione gestuale delle linee e delle forme, ponderando però l’uso delle campiture di colore, e ricercando una proporzione spaziale sulla superficie stessa della tela.
I miei corpi femminili, pur avendo subito un processo di sintesi e armonizzazione bidimensionale rimangono reali, e ben lontani dai corpi perfetti e ideali della società delle immagini: hanno infatti ventri gonfi, braccia a volte flaccide, seni tutti diversi, apide sui fianchi. Questi corpi non appartengono ad un modello ideale, bensì a donne che conosco personalmente e che ho potuto osservare negli anni. Queste figure femminili senza volto sono interdette da quella comunicazione più esplicita e tipica del volto, e comunicano invece tramite un linguaggio meno esplicito e più tipico del corpo.
Questo linguaggio è caratterizzato dalle capacità comunicative biologiche, protettive, metaboliche e psicosomatiche, ma soprattutto dal linguaggio non verbale della postura, dei gesti e dei movimenti. I miei corpi sono a volte gioiosi, sbarazzini, allegri, altre volte sono invece introversi, schivi, chiusi in sé stessi, ma assolutamente mai timidi e mai a disagio con le loro forme e con loro stessi. Consci di essere seminudi, sono anche consapevoli di aver raggiunto una libertà e indipendenza tale da renderli slegati da un possibile sguardo giudicante nei loro confronti…